A New Orleans c'è il voodoo, quello dei negozietti con bamboline e gadget per turisti.
E quello più serio, dei retrobottega e le casette della periferia.
A New Orleans c'è la criminalità, il maggior numero di omicidi degli Stati Uniti, tutti hanno una pistola.
A New Orleans capita che due homeless litighino col coltello davanti a te mentre compri una borsa in un negozio di Canal Street.
E capita che la commessa spaventata ti dica: "Vai via da questa città, questa città è pericolosa, molto pericolosa!"
A New Orleans, se sei un italiano che viaggia da solo, puoi tentare di scrollarti di dosso quell'aria da turista quanto vuoi, ma ti vedono lontano un miglio.
E allora giri solamente per il French Quarter, azzardando qualche piccolo, spaurito passo fuori dall'area turistica, controllandoti le spalle continuamente.
A New Orleans ci sono gli alligatori, ci sono i ghost tour organizzati che ti portano in giro a vedere i fantasmi nei cimiteri.
Ci sono i tempi dilatati del Sud, ci sono i musicisti ad ogni angolo di strada, che buttano l'anima dentro qualche strumento musicale.
A New Orleans, se sei un musicista, lavori.
C'è Bourbon Street, dove paghi un drink e te ne danno tre, anche se non glieli hai chiesti.
E dove tra i miliardi di locali con musica dal vivo sbucano fuori gentlemen's club, con ragazzine seminude che ti invitano ad entrare per assistere agli spettacoli hard.
A New Orleans puoi bere per strada e fumare nei locali.
Capita che una ragazza ti racconti che c'è una teoria secondo la quale gli spiriti entrano nei corpi delle persone più impure e deboli, e se ti sceglie lo spirito di un alcolizzato, finisce che bevi per soddisfare la tua sete e quella - insaziabile - che fu la sua.
Il vento soffia forte, muove le nuvole e trasforma calde mattine di sole in scuri pomeriggi di pioggia.
E finisce che anche qualche pezzetto delle tue granitiche certezze e del tuo solido scetticismo vola via, in questo luogo che sembra appartenere più all'immaginazione che alla realtà.
Mmm, la conclusione è volutamente criptica... Non c'entra mica qualche apparizione strana? :)
RispondiEliminaLeggere il blog tutto d'un fiato con Blonde on Blonde di Dylan in sottofondo fa quasi credere di essere lì...buon viaggio Alfre.
RispondiEliminaEdo
Grande alfrez, ti seguiamo, continua a raccontarci del nuovo continente!
RispondiEliminasenti, e Katrina cosa ha tolto, cosa ha lasciato?
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